Alberto Peruffo – alpinista e direttore di INTRAISASS rivista di letteratura, alpinismo e arti visive – scrive sulle Montagne Essenziali.
Le “Montagne Essenziali” di Maurizio Camposeo
Le montagne di Maurizio Camposeo nascono da uno sguardo essenziale ed onirico su realtà che io ho vissuto, attraversato, fotografato, raccontato all’amico pittore vicentino.
Non prevedibile era l’esito dei miei due viaggi sulle grandi montagne del mondo tra gli assolati altipiani tibetani e le brulle montagne dell’estremo Pakistan settentrionale. Ancora meno prevedibile è stato l’esito delle mie esperienze metabolizzate dagli occhi di un artista che fu fortemente figurativo negli anni della formazione, ma che mi affascinò per aver spazzato via dalla sua pittura ogni figura per concentrarsi sulla ricerca del colore.
Era nel mezzo del suo percorso. Là vidi per la prima volta il barlume di una forza espressiva non comune. Mancava tuttavia un soggetto, una strada singolare, tutta sua, un sentiero costruito faticosamente, una montagna da scalare affinché le capacità artistiche di Maurizio potessero trovare la giusta direzione.
Fu un caso, come lo fu il nostro incontro molti anni fa, che la sua ricerca sul colore abbandonasse direzioni conosciute per appropriarsi senza mezzi termini (le figure consuete che oramai stancano gli occhi di noi avveduti viaggiatori) di ciò che agli attenti ascoltatori dei tuoi viaggi vorresti sottolineare come inenarrabile, non descrivibile con parole, fotografie, illustrazioni, figure.




È straordinaria l’operazione pittorica eseguita da Camposeo sulle “mie” montagne.
Ha tolto ogni orpello descrittivo, figurativo, ogni fiume di prosa e particolari per lasciarle immerse nella più scarna ed essenziale poesia fatta di luce, linee e colori.
Elegantissime fusioni-delimitazioni policromatiche – con vaghi accenni surreali, simbolici – che invitano lo spettatore a una contemplazione libera dello spazio, a uno stupore che altro non è che l’originaria meraviglia, il mirare dall’alto, il lasciarsi imprimere dalla meraviglia, origine e fondamento del mio alpinismo.
Con ammirato sguardo ritorno a contemplare le “mie”!
Montagne metabolizzate e liberate dalla pittura, certo che il pittore Maurizio Camposeo non abbandonerà di re-inventare – con nuova luce e partendo dalla realtà – le “sue”, un tempo “mie”, ora “nostre” montagne essenziali.
I remember on my walls…
Grazie Paolo!!