Il testo della curatrice Maria Lucia Ferraguti è stato scritto in occasione della mostra personale Maurizio Camposeo e Agostino Gallio: Il Luogo delle Nuvole, presso la storica Villa Caldogno, a Caldogno (Vicenza), dall’8 ottobre al 5 novembre 2022.
I bronzi di Agostino Gallio accompagneranno l’esposizione dei quadri di Maurizio Camposeo in un dialogo etereo tra pittura e scultura.
Il Luogo delle Nuvole

Le nuvole. Sono cambiate le nuvole nel corso dei secoli?
Maurizio Camposeo rinuncia all’idea antropocentrica e dipinge le nuvole, attratto dal loro contenere l’universo nell’azzurro mutevole del cielo, assorbito dallo stesso stupore che affascinava gli antichi e le insegue attraverso la prospettiva, che sommuoveva il Rinascimento e già evocava il soprannaturale.
Al seguito dei linguaggi delle epoche storiche tracciate da Damisch nel campo della pittura, l’artista supera il tempo dei cieli di Mantegna, e le nubi evolvevano in visionarie forme umane, di animali e divenivano sogni. Pittore di nuvole, dilata le immagini nella superficie della tela, assimilando il sentimento per l’infinito di Turner e di Constable, affine, secondo la definizione di Ruskin, ai cloud- worshippers, gli “adoratori della nuvola”.
Camposeo guarda all’etereo elemento senza perdere, per sensibilità pittorica, il senso del fuggevole.
Dipinge cieli dinamici, mentre l’azzurro spazio risponde al divenire delle nuvole: quando fluttuano rosate in un movimento ondulatorio, sospinte dal vento che spira verso la profondità del cielo e nel momento in cui aprono a stratificazioni di una nuova luminosità e nell’istante in cui allargano all’intera superfice dell’opera, nell’attimo in cui vorticano nell’ascesa, sospinte dall’aria conducono all’infinito.
Egli tratta le ombre delle nuvole, laddove instabili si trasformano; affronta gli improvvisi chiarori di un‘inquieta atmosfera. Le dipinge in un evanescente pulviscolo e le indora, trovando una sensibilità nuova per le nuvole alte dai contorni sfilacciati, che per luce e quasi diafane rende impalpabili.
Goethe distingueva le nuvole in quattro tipi fondamentali: lo strato, il cumulo, il cirro e il nembo. Con “sottigliezza semantica” (G.Pinna) si distinguono le nubi cariche di umidità dalle nuvole più vaporose.
Per Maurizio Camposeo le nuvole sono emozione e meraviglia: si dedica a loro, alla loro natura mutevole e leggera.
Vicenza, estate 2022